Sull’ultimo numero de “L’Espresso” è apparso un articolo che riportava una interrogazione parlamentare con un unico firmatario calabrese e precisamente il senatore Francesco Molinari.
In quella nota veniva messo in evidenza quanto riportato dalla interrogazione citata, ossia che presso la succursale della sede nazionale della Banca d’Italia sono conservati i preziosi cimeli, tra i quali si sono riscontrati effetti personali rinvenuti tra le macerie del terremoto di Reggio Calabria del 1908.
Ora chiediamo che si apra un capitolo nuovo che coinvolga Enti, Istituzioni, Associazioni Culturali e singoli cittadini, affinchè i tesori che riguardano Reggio Calabria vengano restituiti alla città e consegnati al Museo e divengano patrimonio della percezione visiva della Comunità Reggina.