Taurianova al voto per il consiglio comunale dei ragazzi

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Tra un mese inizia la campagna elettorale ma, a Taurianova, non solo quella per l’elezione dei rappresentanti alla Regione, bensì anche quella per l’elezione del Consiglio Comunale dei Ragazzi.

   L’iniziativa, voluta fortemente dai Commissari Prefettizi che amministrano la città (Aldo Lombardo, Antonino Gaglio e Giuseppina Supina), è una novità per la cittadina pianigiana, ma era stata annunciata poco tempo fa durante un’intervista fatta agli stessi funzionari del Ministero dell’Interno dal nostro mensile Terra di Mezzo.

   Le liste dei candidati, che dovranno essere composte da un minimo di 16 candidati e un massimo di 25 e corredate un numero di firme di ragazzi aventi diritto al voto tra le sessanta e le cento, dovranno essere presentate entro le ore 16,00 del 6 novembre in Municipio, e giorno 8 inizierà la campagna elettorale per la quale appositi spazi di propaganda saranno allestiti nelle scuole, previo consenso dei dirigenti.

   Le operazioni di voto si svolgeranno domenica 14 dicembre dalle ore 9,00 alle ore 17,00 presso un seggio unico allestito presso il Palazzo Comunale ove si recheranno ad esprimere la propria preferenza tutti i cittadini dagli 11 ai 15 anni.

   Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, per come previsto dall’art. 10 dello Statuto Comunale che istituisce questo nuovo organo collegiale, si occuperà di politica ambientale, sport, tempo libero, giochi, rapporti con l’associazionismo, cultura e spettacolo, pubblica istruzione, assistenza ai giovani e agli anziani, rapporti con l’Unicef.

   L’assise consiliare sarà composta da sedici eletti con sistema proporzionale. Per aspirare alla carica di consigliere bisogna aver compiuto l’undicesimo anno di età e non superato il quindicesimo, essere residenti a Taurianova, non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti giudiziari in corso.

   Si dubita della possibilità, in questa operazione, di una longa manus dei partiti politici in quanto nessuno di essi prevede nei tesseramenti interni l’iscrizione di giovani al di sotto dei 14 anni (quindi sprovvisti di candidati della fascia di età tra gli 11 e i 13 anni) e alcuni iniziano ad accettare nuovi adepti dopo il compimento del sedicesimo anno (in questo caso impossibilità a presentare candidati). A ciò si aggiunga il disinteresse totale dei giovani verso la politica verso la quale, anzi, nutrono un’apatia acuta che potrebbe portare al fallimento dell’operazione.

   Sempre che, a riempire le liste, non ci pensino i soliti insegnanti, quelli che, per fare bella figura, durante i convegni scrivono per i propri alunni interventi dottissimi (e le poesucole per i concorsi letterari studenteschi) salvo poi bocciarli con insufficienza, anche in lingua italiana.

Gaetano Errigo

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