Il vicesindaco Carmela Patrizio ha rassegnato formalmente le dimissioni nella giornata di ieri. Il vicesindaco e assessore con delega all’urbanistica, politiche del territorio, politiche abitative, arredo e decoro urbano, beni confiscati, ha lasciato l’incarico che ha ricoperto per tre anni, a causa di motivi personali.
«Ho accolto con grande dispiacere le dimissioni del vicesindaco Carmela Patrizio – afferma il primo cittadino Fabio Scionti – che è stata una componente importante del gruppo di donne e di uomini che insieme a me hanno costruito un progetto politico che si è tradotto in un percorso amministrativo proficuo, intenso, ricco di obiettivi e risultati raggiunti»
«Non posso che rispettare le motivazioni personali alla base di una scelta che giunge come un atto di responsabilità nei confronti della cosa pubblica e nei confronti dei cittadini di Taurianova – sottolinea il sindaco Scionti –, quella stessa responsabilità con la quale Carmela Patrizio ha portato avanti il suo ruolo, lavorando per il bene comune e dando prova fattiva delle sue competenze, della sua professionalità e non meno della sua umiltà e del suo amore per la Città».
«Ne sono esempio tutti gli obiettivi raggiunti, le piccole e grandi conquiste, i passi in avanti che sono stati compiuti negli ambiti a lei affidati – continua il primo cittadino – in particolare sul fronte della raccolta differenziata e del decoro urbano, delle tante opere pubbliche, dell’efficientamento energetico, dell’illuminazione pubblica e della vulnerabilità sismica di tutti gli edifici scolastici. Ambiti nevralgici per una cittadina che in tre anni ha avuto notevoli cambiamenti, grazie al lavoro dell’Amministrazione comunale in stretta sinergia con i Responsabili dei settori e i dipendenti comunali».
«L’Amministrazione comunale e la nostra comunità – conclude il sindaco Scionti – avrà ancora bisogno del lavoro e dell’essenziale contributo di Carmela Patrizio, e sono certo che questo non mancherà, come non mancheranno la condivisione di intenti e la collaborazione per il bene comune».