Taurianova, la proposta di Officina Calabria e del Comitato Diritti e Doveri per l’agricoltura

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L’Associazione Officina Calabria di concerto con il  Comitato Cittadino – Diritti e Doveri stilano una ipotesi progettuale finalizzata a rivalutare il patrimonio immobiliare di Taurianova per finalità agricole, sociali, culturali e imprenditoriali

 

La proposta si articola in tre punti.

 

TERRENI INCOLTI AGLI AGRICOLTORI

Il presente suggerimento parte dall’importanza della realizzazione di  un censimento dei terreni incolti rientranti nella disponibilità del Comune di Taurianova, per verificare l’opportunità di concederli alle imprese  interessate.

Sostanzialmente, la presente proposta consiste, dopo aver identificato tramite visure catastali o altre metodologie consone i terreni, ed essersi sincerati che rientrano nella legittima disponibilità dell’Ente Comunale, di poterli concedere in comodato e/o fitto ai cittadini.

Dai nostri confronti con i cittadini abbiamo maturato l’idea che i terreni di piccola entità potrebbero essere concessi in comodato ad uso gratuito, mentre quelli di dimensione più rilevante si potrebbero concedere in fitto; questa operazione consente da un lato alle imprese  volenterose di recuperare i terreni incolti, di poter rigenerare un senso civico, e infine di creare un circolo virtuoso per l’economia locale; e dall’altra il Comune potrebbe introitare delle risorse.

Chiaramente, il tutto prevede un apposito bando, che dettagli le regole per l’assegnazione, necessiterà stilare un regolamento comunale (se non già presente), e adempiere all’iter amministrativo consono.

I nostri suggerimenti sono quelli di assegnare più punteggi ai soggetti che danno vita a colture biologiche; e a coloro che si dedicano alle colture non tradizionali per poter creare nuove fasce di economia.

I fitti potrebbero essere stipulati per un tempo minimo di dieci anni, e bisogna  dar vita a dei controlli almeno biennali per verificare la bontà delle finalità dei terreni.

La platea dei cittadini può essere realmente amplia:

-agricoltori in regime di esonero come da art.34 comma 6 del D.P.R. 633/1972 ( volume d’affari  non superiore ai 7.000,00 euro);

-agricoltori iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio I.A.A.;

-coltivatori diretti ed imprenditori agricoli a titolo professionale iscritti negli elenchi previdenziali.

 

AREE/SPAZI  INCOLTI AI PRIVATI PER  GLI ORTI SOCIALI

Un’altra proposta che intendiamo portare avanti consiste nella realizzazione degli Orti Sociali Comunali, ovverosia di specifiche aree-lotti di terreno di proprietà comunale concessi ad uso gratuito   ai cittadini per la coltivazione ortofrutticola e/o floristica a scopo ornamentale senza scopo di lucro.

Le aree idonee sono identificate dal Comune, e suddivise in lotti di terreno di dimensione idonea. Ciascuno di questi lotti costituisce un singolo “Orto Sociale Comunale” da affidare a cittadini, scuole, associazioni.

Ciò stimola e  agevola l’impiego del tempo libero dei cittadini residenti nel Comune, in attività ricreative volte a favorire la socializzazione nonché la diffusione e la conservazione di pratiche sociali e formative tipiche della vita rurale.                                                                                                         

Dette coltivazioni, che non hanno né devono avere scopo di lucro, rappresentano una vera e propria opportunità sociale per i cittadini residenti. Tali attività forniscono esclusivamente prodotti da destinare al consumo familiare, permettono un sano impiego del tempo libero, facilitano occasioni di incontro per iniziative ricreative, culturali  sociali. I prodotti coltivati possono essere destinati, altresì, a nuclei familiari in stato di bisogno.                        

L’orto sociale può essere utilizzato per la pratica dell’ortoterapia a favore di cittadini inseriti in progetti riabilitativi.

Le linee guida  per l’assegnazione sono vari.

L’avviso pubblico può essere rivolto  ai singoli cittadini per il 50% delle aree individuate e alle associazioni di volontariato per il 30% delle aree e alle scuole o atri istituti  per il 20%. In caso di non utilizzo detta quota verrà assegnata ai singoli cittadini, e il cittadino assegnatario non deve essere possessore di altri appezzamenti di terreno ad uso agricolo all’interno del Comune. Infine, per la graduatoria dei singoli cittadini possono essere  tenuti in considerazione come priorità i cittadini inoccupati,  i pensionati che hanno compiuto almeno 60 anni di età, e in caso di parità del punteggio l’assegnazione avverrà secondo il valore Isee/Ise più basso.

 Mentre i   requisiti da seguire per  le associazioni sono quelli di essere iscritti all’albo delle associazioni comunali e  di presentare un progetto sociale o ambientale per l’uso dell’orto comunale.

 

FABBRICATI

Altro fattore rilevante è la proposta di censire il patrimonio immobiliare relativamente ai fabbricati, che rientrano nella disponibilità del Comune, in maniera tale che dall’inventario   si possa prendere atto dello stato di salute dei cespiti e poter considerare l’opportunità di concederne l’uso  ai privati, imprese  o atri soggetti,  in cambio dell’eventuale recupero urbanistico dell’immobile o di un corrispettivo per l’utilizzo medesimo.

Anche in tal caso  si  andrebbe a creare una spinta economica e sociale, legata alla ristrutturazione eventuale degli immobili che darebbe vitalità alle imprese edili ,e alle attività commerciali o sociali che si andrebbero a localizzare negli immobili inutilizzati.

Lo sfruttamento dei fabbricati abbandonati potrebbe rappresentare un potenziale introito per le casse comunali.    

 

L’associazione ed il Comitato sono certi che la fattibilità di tali proposte, aventi solamente finalità virtuose, verrà valutata e considerata dalla Commissione Straordinaria  in maniera esaustiva.

 

ASSOCIAZIONE OFFICINA CALABRIA                     COMITATO DIRITTI-DOVERI

Gabriele Sicari                                                                       Presidente Mario Romeo

Enzo Cammisotto

Filippo Speranza

Pino Corsaro

 

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