Dopo un’estate moscia, Taurianova si rianima in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria SS. della Montagna, Patrona della città.
Quest’anno ricorre il 120° anniversario del suo più celebre miracolo, nonché l’85° dell’intitolazione della Chiesa parrocchiale in cui è venerata al suo Sacro Nome, e il 20° dell’incoronazione a Regina di Taurianova. E per tanto il Comitato Feste ha deciso di osare a fare di più, nonostante la crisi stringente che sfida costantemente le tasche dei fedeli contribuenti, anche per l’organizzazione del programma civile. E ci son riusciti, anche grazie alla collaborazione di tutti i cittadini e di numerosi sponsor che hanno voluto dare una mano affinché, per queste ricorrenze, si omaggiasse degnamente la Protettrice del paese.
Dopo l’accensione, il 29 agosto, del falò di “luppinazzi” (steli secchi di lupino) sotto le note dell’Orchestra di Fiati “Don Pietro Franco”, diretta dal Maestro Cettina Nicolosi, che ha dato il via alla novena e che ha visto, come al solito, la partecipazione di un cospicuo numero di persone, e il concerto che a sera si è tenuto dal gruppo di musica popolare locale “Tarantanova”, gli spettacoli hanno allietato tutte le sere a seguire (o quasi, visto che la pioggia ha impedito lo svolgimento di alcune esibizioni) fino al giorno conclusivo della festa.
Domenica 7, vigilia della festa, i taurianovesi sembrano aver riscoperto la loro devozione verso la Signora della Montagna, partecipando numerosi alle funzioni religiose e che, all’uscita della Chiesa, si sono fermati ad ascoltare lo zampognaro che accompagnato da un flauto e da un tamburello ha allietato in tutte queste sere i fedeli uscenti dalla Messa. Ma oltre alla fede, forse, hanno anche riscoperto il valore delle tradizioni popolari visto che, dopo un’estate deserta senza attrattiva alcuna, a dispetto degli altri anni, i cittadini sembrano aver ritrovato nella festa religiosa il luogo di incontro con i paesani e con i forestieri. E grande successo di pubblico è stato tributato anche all’artista taurianovese Jack Alviano che si esibito in serata con uno spettacolo musicale dedicato a Rino Gaetano.
Giorno 8, per la prima volta nella storia, la processione non si fa a causa di una decisione della Curia diocesana a seguito delle ultime vicende tinte di giallo che hanno interessato lo stesso rito in altre città della Piana di Gioia di Tauro e non solo. Tuttavia il Parroco don Antonio Spizzica, ha avuto moto di accontentare i fedeli esponendo la Statua della Vergine su Sagrato per raccogliere i devoti in una Veglia di preghiera con Recita del Santo Rosario. Iniziativa che è stata seguita e ha raccolto davanti al presbitero una folla di persone. In serata, secondo un’antica tradizione ormai consolidata, ad esibirsi è stata una banda musicale, quest’anno sono saliti sul palco gli elementi della Banda Musicale “Città di Taranto”.
Oggi, 9 settembre, invece, la Messa vespertina sarà celebrata dal Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina – Palmi, Mons. Francesco Milito, che durante la funzione commemorerà il miracolo del 1894, in occasione del 120° anniversario. Per quest’ultima occasione, Poste Italiane, in un apposito banchetto adiacente il Tempio di Maria, effettuerà tre annulli filatelici speciale su cartoline dedicate all’evento, disponibili anche diversi francobolli dedicati agli ultimi Papi e ad alcuni eventi straordinari della Chiesa Cattolica. In serata vi sarà una manifestazione di intrattenimento organizzata dall’Azione Cattolica, mentre domani sera l’atteso concerto di Raf chiuderà i festeggiamenti.
Gaetano Errigo