Templari Federiciani ringraziano il Colonnello Franzese

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Solitamente, dai Grandi Uomini ci aspettiamo che parlino delle loro gesta.

Invece, il Col. Vincenzo Franzese, che a breve assumerà il comando del Reparto operativo dei Carabinieri di Reggio Calabria, per rendere il Suo saluto a quella comunità che lo ha visto, dal 2010, al comando del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Cosenza, ha scelto il sentimento più antico del mondo: l’amor di patria.

E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Rettore di Cosenza dei Templari Federiciani Filomena Falsetta.

Per ben 5 anni –  ha detto Franzese -, mi sono sentito cosentino. 

Sono parole che aiutano a capire che non è soltanto facile essere legati alla terra in cui nasciamo e in cui siamo cresciuti, ma è anche facile sentirsi parte di suoli estranei alle proprie radici ma comuni a quella grande famiglia che è la nazione.

E, anche quando pensiamo che quel sentimento stia affievolendosi rispetto al passato, intervengono gli Uomini delle Forze dell’Ordine a chiamarlo in vita, a ricordarci che nessun altro valore lo potrà mai superare, e, a farci cogliere, anche, la sua forma estetica.

E noi Templari Federiciani, sulle orme del nostro Gran Maestro Federiciano S.E. Corrado Maria Armeri, nutriamo la nostra opera di quella naturale predisposizione alla ricezione automatica di quei  patrimoni di cui sono portatori quegli Uomini come il Col. Franzese, che plasmano le città in cui operano in  capolavori di giustizia sociale.

Ed oggi, grazie alle singolari ed encomiabili capacità operative del Col. Franzese, amalgamate al Suo amor di patria, Cosenza può finalmente godere della sua nuova estetica di legalità, un’estetica in grado di parlare agli altri dei suoi autori, di introdurre alla conoscenza dei loro intimi dettami di fedeltà e di rivelare il loro istintivo tributo alla storia dei territori.

Una storia di opere. Una storia di Uomini, di cui, d’ora in poi – conclude la nota -, potrà raccontare anche la città dello Stretto.

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