Nonostante i tanti proclami, siamo all’anno zero della sanità calabrese.
La cura di Mario Oliverio, Presidente della Regione, e di Massimo Scura, Commissario al Piano di Rientro nominato dal Governo Renzi, sta diventando davvero letale per tutti i cittadini.
Non sarà certo un caso se in Calabria in questo ultimo anno le prestazioni sanitarie sono assai peggiorate.
Oliverio annuncia la volontà di costruire nuovi ospedali, da ultimo a Cosenza, ma la realtà drammatica è che con l’ultimo piano di riorganizzazione delle rete ospedaliera calabrese, Scura tenta di chiudere ospedali fondamentali come quello di Polistena, tra i più importanti della Calabria.
Tutto questo appare paradossale in una Regione che ha un disperato bisogno di buona sanità e che, invece, vede frustrata questa domanda da una gestione che colpisce la sanità pubblica e punta ad una privatizzazione selvaggia, mentre un esercito di pazienti e ammalati prende la strada dell’emigrazione sanitaria per andare a farsi curare ed assistere altrove, con un conseguente gravissimo onere finanziario a carico del bilancio del fondo sanitario regionale.
E’ davvero una strana coppia quella che oggi governa la sanità calabrese. Oliverio e Scura sembrano litigare, ma in realtà ciascuno sta svolgendo a pieno la parte che gli è stato assegnata in commedia.
Questo comportamento ricorda tanto la famigerata tecnica del poliziotto buono (Oliverio) e del poliziotto cattivo (Scura), che con metodi e forme diversi perseguono lo stesso duplice obiettivo: smantellare la sanità pubblica e favorire la sua selvaggia privatizzazione.
A loro non interessa se dappertutto mancano i posti letto, se gli ospedali spesso sono privi dei presidi fondamentali (dai farmaci alle garze, fino alla carta igienica), se i reparti sono pieni di barelle nei corridoi e se i pronto soccorso scoppiano, se i medici e gli operatori sanitari sono costretti ad operare in condizioni critiche ed emergenziali, se il personale è totalmente insufficiente, se i Livelli Essenziali di Assistenza non vengono garantiti.
In una solo parola, a costoro non interessa proprio per niente la salute dei cittadini.
Certo, nelle loro passerelle fanno promesse e presentano programmi mirabolanti, ma nei fatti sono dediti ad una bassa cucina che utilizza la sanità come uno strumento a loro disposizione per risolvere i loro problemi e quelli dei loro amici, vecchi e nuovi, cioè di destra e del PD.
Del resto i fatti più recenti lo confermano clamorosamente. Oliverio addirittura è stato sospeso dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) per tre mesi dalle sue funzioni, per la nomina illegittima di Santo Gioffrè a Commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. Un fatto incredibile ed inaudito che fa il paio con le nomine di esperti sponsorizzati da Scura e pagati lautamente da noi cittadini nell’ASP di Reggio Calabria. Ciò dimostra la degenerazione gravissima in cui è caduta la sanità in Calabria.
In questa situazione per quanto ci riguarda occorre affrontare il problema alla radice. Oliverio e Scura lascino il campo e ci liberino della loro presenza che si è rivelata dannosa e che rappresenta una iattura per tutta la sanità calabrese.
Michelangelo Tripodi