Il 05 febbraio scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Gioia Tauro supportati dalle Stazioni Carabinieri di Polistena e Cinquefrondi, all’esito di una vasta ed articolata operazione di polizia di iniziativa consistita in diverse perquisizioni hanno tratto in arresto per Detenzione abusiva di armi, Porto abusivo di armi, Detenzione e fabbricazione di armi clandestine) e Detenzione e fabbricazione illegale di armi da guerra:
PORTOGALLO Vincenzo venticinquenne, incensurato, poiché trovato in possesso di:
· un fucile mitragliatore d’assalto Kalashnikov mod. SHE-63 comprensivo di un caricatore circolare tipo Drums e due caricatori a cd. “banana”;
· una pistola mitragliatrice tipo “Skorpion” di fabbricazione ceca;
· nr. 32 parti di arma tra cui 23 canne per pistole di vario calibro artigianalmente realizzate;
· nr. 07 caricatori per pistola mitragliatrice M/12;
· nr. 03 caricatori per pistola mod. 98 FS;
· circa 7300 (settemila trecento) munizioni di vario calibro (tra i quali centinaia di micidiali cal. 7,62×39 NATO per kalashnikov, cal. 44 MAGNUM, cal. 9, cal. 38 Special e cal. 357 Magnum);
· circa 11 (undici) chilogrammi di polvere da sparo;
· vari kit per la punzonatura di armi fabbricate clandestinamente.
Il tutto era illecitamente detenuto ed occultato in un casolare di campagna in San Giorgio Morgeto (RC);
LAMANNA Gerardo di 51 anni, pregiudicato per reati specifici in materia di armi, poiché trovato illecitamente in possesso di:
· parti di una pistola mitragliatrice tipo “Skorpion” di fabbricazione ceca;
· 1000 (cinquecentocinquanta) munizioni di vario calibro;
· 850 (ottocentocinquanta) grammi di polvere da sparo;
· 1400 (millequattrocento) inneschi per munizioni;
· 8000 (ottomila) ogive di vario calibro per un peso complessivo di 6 kg;
· apparecchiature ed utensili per la ricarica ed il confezionamento di munizioni e la fabbricazione ed assemblamento di parti di armi;
· il tutto illecitamente detenuto ed occultato in una abitazione ed in un casolare di sua pertinenza.
Gli arrestati, al termine dell’operazione, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Palmi, a disposizione dell’A.G.
L’odierno sequestro, tra i più eclatanti rinvenimenti di armi e munizioni degli ultimi anni nella “Piana di Gioia Tauro”, lascia trasparire inquietanti scenari anche alla luce dei recenti fatti di cronaca che documentano l’elevata disponibilità di armi da parte della criminalità della piana.