Deboli e poco rispettate, le norme in vigore in materia di lotta contro il fumo, negli ultimi anni non hanno sortito gli effetti sperati, nonostante i messaggi di avvertimento presenti sui pacchetti di sigarette e le numerose campagne di informazione e sensibilizzazione.
Per cercare di regolamentare e limitare l’uso di sigarette, sigari e pipe la Commissione europea ha adottato la direttiva 2014/40/Ue che fissa le normative in materia di lavorazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco e correlati, una direttiva che dovrà essere recepita anche nel nostro Paese. Numerose le novità introdotte tra cui: il divieto di sigarette e tabacco da arrotolare contenenti aromi caratterizzanti; la copertura del 65% della superficie del fronte e del retro della confezione di sigarette (o di confezione di tabacco da arrotolare) con immagini e avvertenze sui rischi legati al fumo; l’abolizione dei pacchetti di sigarette da 10 e delle confezioni di tabacco da arrotolare contenenti meno di 30 grammi; sono stati inoltre introdotti requisiti di sicurezza per le sigarette elettroniche e i contenitori di liquido di ricarica contenenti nicotina. A queste norme si aggiungeranno poi quelle attinenti la tutela della salute dei minori, come ad esempio il divieto di fumare in auto in presenza di minori e donne in gravidanza, nelle aree di pertinenza esterna degli ospedali e dei reparti pediatrici, nonché l’inasprimento delle sanzioni per la vendita e la somministrazione di prodotti del tabacco e sigarette elettroniche ai minori.
“Sosteniamo e apprezziamo la lotta contro il fumo intrapresa dal Ministro della salute perché, almeno sulla carta, riesce a cogliere i due aspetti fondamentali alla base del problema, il primo – afferma il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con, Denis Nesci – riguarda l’inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta i divieti, un aspetto che se applicato senza alcuna eccezione, potrebbe essere un vero deterrente per i fumatori, mentre il secondo ben più importante – continua il Presidente Nesci – è il messaggio rivolto ai ragazzi attraverso la campagna pubblicitaria per sensibilizzarli sul tema, uno spot che abbiamo trovato assolutamente appropriato sia nei contenuti sia nel linguaggio utilizzato in quanto arriva dritto al punto”.