U.Di.Con.: dobbiamo proteggere il formaggio Made in Italy

17

“Sarebbe impossibile cedere alle regole dettate dall’Unione Europea quando in gioco c’è la qualità e l’eccellenza di uno dei prodotto tipici del nostro Paese – afferma sconcertato il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con – dobbiamo lottare affinchè non si privi il formaggio del suo principale principio nutritivo, il latte, che conferisce al nostro prodotto un sapore unico che tutto il Mondo ci invidia”.
L’Unione per la difesa dei consumatori (iscritta all’elenco delle associazioni dei consumatori e degli utenti rappresentative a livello nazionale) dice no alla richiesta dell’Unione Europea di mettere fine al divieto di utilizzo di latte in polvere per la produzione di prodotti lattiero caseari, così come stabilito dalla legge numero 138, dell’11 aprile del 1974, nata con lo scopo di difendere la genuinità dei nostri prodotti. L’associazione, da sempre vicina ai consumatori e attenta alla tutela della salute, condivide le motivazioni che hanno spinto alla manifestazione indetta da Coldiretti che si svolgerà oggi a Piazza di Montecitorio,  invitando le istituzioni a rimanere ferme davanti alle richieste dell’Europa  che mette a rischio la nostra reputazione e il nostro marchio all’estero.
È doveroso prima di tutto difendere il nostro patrimonio agroalimentare, per questo non possiamo di certo produrre latticini con latte artificiale che ne altererebbe il sapore e quindi la qualità – continua il Presidente Nesci – un altro elemento che bisogna tenere in considerazione è la salute dei cittadini che sarebbe compromessa dall’utilizzo di componenti non naturali, per non parlare poi – conclude Denis Nesci – degli effetti che potrebbe avere una tale azione sul commercio, soprattutto sulle filiere di allevamento e produzione, che rischierebbero di veder sottopagato il loro lavoro che, il più delle volte, è tramandato da generazione in generazione,  tutto ciò avrebbe degli effetti devastanti sul settore”.

Articolo precedente Porto di Gioia Tauro, Pedà esprime fortissime riserve e perplessità sul piano strategico
Articolo successivoDopo l’Operazione Erga Omnes si dimette il presidente del consiglio regionale Scalzo