Uccide il padre a coltellate e ferisce gravemente la madre.
Ancora un omicidio in famiglia nella Bergamasca, il terzo in tre mesi. Dopo che a inizio agosto un giovane con problemi di droga aveva accoltellato a morte il padre, in casa a Cavernago, e si era poi tolto la vita, una settimana dopo in carcere.
Ieri sera a Nembro un altro figlio con disagi psichici ha accoltellato a morte il padre e ferito gravemente la madre.
Il figlio, Matteo Lombardini, 35 anni, si trova ora piantonato in ospedale in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela e tentato omicidio. Dopo cena ha ucciso il padre Giuseppe, 72 anni, ex dipendente dell’ufficio personale della Bas, una società di servizi di Bergamo, accoltellandolo nella loro casa di via Rossini, in località Viana a Nembro.
L’aggressione mortale al padre sarebbe avvenuta al culmine di una lite, pare l’ennesima: la madre di Matteo e moglie di Giuseppe, Mariangela Stella, di 66 anni, sarebbe intervenuta per difendere il marito, venendo a sua volta raggiunta dalla furia del figlio.
Ora la donna, soccorsa dal 118, sarebbe grave ma comunque fuori pericolo di vita. Niente da fare, invece, per il marito, morto per le coltellate inferte dal figlio: quante e quali mortali lo stabilirà l’autopsia. I carabinieri di Bergamo hanno ricostruito i fatti per tutta la notte.
Già 12 anni fa una violenta lite tra padre e figlio era culminata con il ferimento del genitore con un coltello, ma poi Giuseppe Lombardini aveva ritirato la denuncia contro il figlio Matteo, che pare fosse seguito per i suoi problemi psichiatrici.
Ora saranno i carabinieri a chiarire la causa scatenante della lite sfociata nell’ennesimo delitto in famiglia della Bergamasca.