“La Regione Calabria metta in campo tutte le risorse umane e professionali, nessuna esclusa, a disposizione del territorio per imprimere una forte accelerazione al timing vaccinale calabrese. Chi amministra la cosa pubblica calabrese non può fare finta di niente davanti ai dati che relegano la Calabria agli ultimi posti della classifica dei vaccini anti Covid-19 somministrati alla propria popolazione. Sino ad oggi, infatti, sono tanti, troppi, i ritardi che si sono registrati e le inefficienze con le quali i cittadini calabresi – soprattutto gli anziani e quelli appartenenti alle fasce più deboli della popolazione – sono stati costretti a sopportare.
Quella contro il Coronavirus è una battaglia difficile che, però, può essere vinta giocando di anticipo, accelerando i tempi nella somministrazione del siero immunizzante, dotando la macchina sanitaria regionale di nuove armi – come possono essere gli anticorpi monoclonali – contro un nemico invisibile e mortale. Un nemico che ha fatto breccia nelle Rsa, che ha messo in evidenza i ritardi della medicina territoriale e quelle dell’assistenza agli anziani, che ha colpito duramente la popolazione anziana della nostra come di altre regioni. Un nemico che ha potuto approfittare dei ritardi e delle inefficienze di un Sistema sanitario regionale stritolato da interessi che nulla hanno a che fare con la buona salute dei cittadini calabresi.
Al generale Figliuolo, che fra qualche giorno sarà in Calabria, vogliamo dire di non accettare senza contraddittorio l’immagine che gli verrà offerta della sanità calabrese. In Calabria il Covid-19 non può diventare un alibi, la situazione è tragica e vede malati oncologici in difficoltà con le cure o pazienti affetti da patologie gravi costretti ad un rinvio degli esami di controllo.
Al commissario scelto dal governo Draghi per gestire l’emergenza Coronavirus vogliamo ricordare che ogni tentennamento potrebbe trasformarsi in un danno irreparabile per il già debole tessuto sociale calabrese, per la sanità regionale che registra grosse difficoltà nella tenuta delle strutture ospedaliere, da oltre un anno con le terapie intensive sature e costrette a fare i conti con una carenza di posti letto e di personale medico e infermieristico insopportabile.
In ultimo, così come sottolineato unitariamente dai vertici regionali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, è fortissima preoccupazione per la lentezza, le inadempienze e la confusione nelle vaccinazioni anti Covid-19. Mentre aumentano i contagi e la pressione sugli ospedali, ci sono 83.000 dosi di vaccino consegnate alla Calabria e non utilizzate, che non si sa che fine abbiamo fatto, ne sono in arrivo 100.000: se non ci sarà un’accelerazione nella somministrazione, i ritardi si cumuleranno con il rischio di gravi conseguenze nella diffusione della pandemia. È fondamentale, infine, superare le criticità registrate sulla piattaforma di prenotazione.”
Giuseppe Talia
Segretario generale
Uilp Reggio Calabria