Eccoci al secondo appuntamento della Rubrica “Una finestra sul sociale” e bentrovati ai nostri lettori.Come anticipato, viste le numerose richieste pervenute in redazione, oggi parleremo di contributi e finanziamenti ai Comuni ed affronteremo l’argomento in maniera abbastanza generale, avendo ricevuto numerose richieste di spiegazioni su come fare per accedere ai finanziamenti ed a gestirli successivamente, in caso di assegnazione.
Si tratta di un argomento molto importante perchè oggi, purtroppo, i bilanci comunali sono sempre più risicati e ristretti, ed è veramente poco lo spazio di intervento in favore dei territori, soprattutto nelle zone più povere di servizi come la Calabria. Ecco perchè diventa fondamentale per i Comuni riuscire ad accedere a fonti di finanziamento esterne, che diano un attimo di respiro e consentano la realizzazione di alcuni importanti obiettivi che, altrimenti, non potrebbero mai essere realizzati con risorse interne. I soggetti erogatori dei finanziamenti ai Comuni sono diversi e di varia natura: oltre a quelli pubblici, come la Regione, i vari Ministeri e l’Unione Europea, vi sono infatti tante altre realtà private (Fondazioni, Enti solidali, Associazioni) che prevedono la concessione di finanziamenti in favore dei Comuni per distinte tipologie di attività e nei settori più variegati, che vanno dall’ambiente, alle politiche sociali, alla cultura, alla innovazione tecnologica, all’istruzione. L’obiettivo è quello di incentivare e promuovere i settori di intervento. Generalmente i finanziamenti nascono con la pubblicazione di un Avviso/Bando, che indica le finalità e gli obiettivi da raggiungere, detta le linee guida per la partecipazione, la scadenza e le modalità operative di partecipazione, compresa la domanda e gli eventuali allegati necessari. Nella maggior parte dei casi, l’Ente che bandisce l’Avviso prevede anche un format progettuale che il Comune partecipante dovrà riempire secondo gli indicatori dati, inserendo i dati salienti delle attività proposte e i risultati attesi, coerentemente con l’Avviso stesso. Particolarmente importante è, poi, la previsione delle modalità pratiche di realizzazione delle finalità del bando in caso di assegnazione del finanziamento, come pure la tempistica degli interventi (cronoprogramma), l’eventuale compartecipazione alla spesa da parte del Comune assegnatario e il partenariato scelto per l’espletamento delle attività progettuali (molto rilevante per dare maggiore qualità alla proposta). In buona sostanza, il Comune che intende partecipare all’Avviso, dovrà presentare una progetto ben articolato e dettagliato, così da consentire al soggetto deputato alla valutazione finale di avere quanti più elementi possibili per assegnare il punteggio nella graduatoria di merito dei partecipanti. Maggiore è la coerenza della proposta progettuale rispetto alle finalità del bando, maggiori sono le possibilità che ad essa venga assegnato un punteggio alto e che, conseguentemente, al Comune venga assegnato il finanziamento. Naturalmente, trattandosi di finanziamento ad Ente Pubblico, ogni spesa effettuata in ragione del progetto accordato dovrà essere debitamente e dettagliatamente rendicontata allegando i relativi giustificativi di spesa ad ogni voce di costo presentata. Alcuni Enti finanziatori, inoltre, prevedono la concessione di un’anticipazione al Comune assegnatario in una determinata misura percentuale, questo al fine di agevolare l’Ente beneficiario nell’assunzione delle prime spese. Successivamente, le somme spese dal Comune e via via rendicontate verranno scalate dall’importo accreditato come anticipazione, ed ulteriori erogazioni verranno accreditate al beneficiario per S.A.L., ovvero stati di avanzamento dei lavori e quindi a rendiconto (nella pratica il Comune anticipa la somma, la rendiconta e trasmette la documentazione all’ente finanziatore che provvede, dopo i controlli di rito che diano esito favorevole, ad accreditare via somma rendicontata). Altri Enti, invece, non prevedono anticipazioni e pagano esclusivamente a rendiconto. Negli ultimi anni la rendicontazione avviene attraverso specifiche piattaforme informatiche create appositamente dagli Enti finanziatori, ed i controlli sono tutti telematici. Queste, che apparentemente potrebbero sembrare misure eccessivamente rigide, in realtà hanno la finalità che i fondi destinati ad enti pubblici, siano utilizzati esclusivamente per le finalità per le quali sono stati concessi e con le modalità previste dai bandi.
Il modo migliore per conoscere i bandi e gli avvisi destinati ai Comuni, è senz’altro quello di accedere quotidianamente ai siti di maggiore interesse, sia pubblici che privati, e studiare, secondo le proprie esigenze e caratteristiche, qual è il bando che più si confà alla propria condizione. A monte della ricerca, naturalmente, il Comune dovrà fare un’analisi dei propri bisogni, delle proprie disponibilità finanziarie di anticipazione e delle competenze presenti in capo al personale comunale preposto a questa ricerca, non escludendo la possibilità di formare qualche impiegato particolarmente sensibile a queste tematiche, investendo così nel proprio futuro ed in quello della propria comunità che potrà così usufruire dei finanziamenti concessi sulla base dei progetti presentati ed approvati.
Nella prossima puntata di “Una finestra sul sociale”, entreremo nello specifico dei bandi attualmente in corso per i Comuni.
Vi aspetto al prossimo appuntamento, non mancate!
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