Uomo di Rosarno prende in ostaggio impiegati uffici postali

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Un imputato condannato pochi giorni fa nel maxi-processo di ‘Ndrangheta ‘Aemilia’, Francesco Amato, da allora irreperibile, si è asserragliato dentro l’ufficio postale di Pieve Modolena, frazione di Reggio Emilia, con un coltello. Dai primi accertamenti avrebbe fatto uscire tutti i clienti, tenendo in ostaggio cinque dipendenti, tra i quali la direttrice. Sul posto le forze dell’ordine che hanno chiuso le strade e hanno avviato trattative.

Amato è stato condannato a 19 anni e nei suoi confronti pendeva un ordine di carcerazione a cui si era sottratto. La parte della via Emilia dove si trova la filiale delle Poste è stata evacuata, e sono stati creati due punti di sbarramento ai lati. Amato é originario di Rosarno. Fu arrestato, nell’ambito dell’operazione “Aemilia”, il 28 gennaio del 2015 e rinviato a giudizio il 21 dicembre dello stesso anno. Alla fine del processo, il 31 ottobre scorso, é arrivata per lui la condanna a 19 anni ed un mese di reclusione con l’accusa di essere stato uno degli organizzatori dell’attività delle cosche di ‘ndrangheta in Emilia-Romagna.

Dopo un paio d’ore uno dei cinque ostaggi, una donna, è stata fatta uscire dalla filiale. Appena fuori, la donna ha avuto un mancamento ed è stata soccorsa dal personale del 118. (Ansa)

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