Uomo scomparso da Reggio Calabria, l’appello di Klaus Davi

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Gaetano Crea un uomo di 48 anni   irreperibile da oltre 10 giorni originario di Rosalì  frazione di Reggio Calabria , lavorava come addetto alle pulizie presso una delle società di pulizie . Lo rende noto Klaus Davi sulla sua pagina Facebook   https://www.facebook.com/klausdavi2    . Il giornalista ha anche diffuso due numeri di telefono per chi avesse informazioni sui motivi della sua irreperibilità, segnatamente 02860542 oppure 3715185486 cui risponde personalmente. L’uomo sarebbe stato visto l’ultima volta nella zona di Catona.

Klaus Davi ha dedicato una lunga e approfondita inchiesta sulle presunte infiltrazioni nel settore delle pulizie delle ferrovie,  iniziata nel lontano luglio 2017. Un ambiente che il giornalista definisce : “un concentrato promiscuo di convivenze ambigue : abbiamo documentato risse tra quadri e operai, bossoli sui vetri delle auto, operai minacciati da capi mafia, boss che vengono pagati senza andare a lavorare e ancora : raccolto lo sfogo di dipendenti che vengono cacciati perché si oppongono ai Tegano o ai Labate”. Tutti articoli mai smentiti dagli interessati.

Il giornalista ribadisce che non vi è alcun nesso  fra i contesti ambientali critici descritti nella sua inchiesta  negli ultimi sette anni e la scomparsa di Crea. Ma parla di ‘maledizione’ delle ferrovie e di un contesto socialmente molto critico.”

Come è accaduto con i presunti killer di don Franco Benestare da Archi, mi auguro che anche in questo caso qualcuno ci invii qualche segnalazione utile sapendo che possono contare sulla nostra assoluta correttezza e riservatezza sulle fonti e che nessuno verra’ ‘mai esposto o’ ‘venduto’   come ho dimostrato in numerosi processi e interrogatori svolti anche a Reggio Calabria o a Milano in cui non ho mai indicato le fonti dei miei articoli a chi  mi interrogava facendo valere il segreto professionale .’

Klaus Davi si dice vicino alla famiglia in  queste ore di apprensione, ma  ‘questa può essere l’occasione per accendere i fari dello Stato su una situazione incancrenita negli anni e dimenticata da tutti. Qui non ci sono in ballo Baiardo, Berlusconi, Dell’Utri  e i ballon d’essai delle   trattative stato mafia , ma ‘soltanto’  degli operai abbandonati a loro stessi la cui dignità va  tutelata. Un tempo la sinistra e i sindacati lo facevano. Ma ora questi temi non sono piu’ di moda…” ha concluso Davi.

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