I carabinieri della Stazione di Cosenza Principale hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di SERCAIANU Gabriel Costantin, cl.1980, senza fissa dimora, noto alla Forze dell’Ordine, per omicidio volontario aggravato in concorso e occultamento di cadavere. Contestualmente sono stati denunciati in stato di irreperibilità altri tre complici rumeni F.T. cl. 1982, M.F. cl.1977 e D.G cl.1986, i quali dovranno rispondere degli stessi reati.
SERCAIANU, è accusato della scomparsa, avvenuta nella serata del 16 marzo 2005, di CALOIARO Giuseppe di Carlopoli (CZ). In particolare l’attività dei militari dell’Arma, coordinate dal Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, Dott. Bruno Antonio TRIDICO e dirette dal Procuratore Capo, Dott. Dario GRANIERI, ha permesso di ricostruire l’intera vicenda e le ultime ore di vita della vittima.
Nello specifico, il giorno della scomparsa, il CALOIARO, dopo essersi recato ad un appuntamento in questo capoluogo, svaniva nel nulla.
Nell’immediatezza, a seguito degli accertamenti del Nucleo Operativo della Compagnia di Cosenza, si concretizzavano elementi di colpevolezza nei confronti dei quattro rumeni, che dimoravano presso il centro di accoglienza “OASI FRANCESCANA”, i quali, però, non venivano rintracciati poiché già nella mattinata del 17 marzo 2005, quando ancora non era stata rinvenuta l’autovettura del CALOIARO, si erano dati alla fuga per il nord Italia, facendo perdere definitivamente le proprie tracce. Il 18 marzo 2005, in località “Ganci” di Dipignano (CS) veniva ritrovata l’autovettura, una Mercedes di colore bianco, priva di targhe, parzialmente incendiata con evidenti tracce di sangue.
Le attività investigative dei Carabinieri, appuravano che il CALOIARO, dopo aver accompagnato la madre con la propria autovettura all’Ospedale Civile dell’Annunziata ove era ricoverato il cognato, si recava nei pressi del ponte “Mancini” di Cosenza, ove aveva un appuntamento con i rumeni i quali gli avrebbero procurato una “badante”, dietro compenso. Giunto vicino all’Oasi Francescana i quattro rumeni salivano sull’autovettura, e uno di questi si sedeva al lato guida, con l’intento di portalo a conoscere la donna. Giunti in zona “Molino Irto”, il conducente svoltava imboccando una strada sterrata ove fermava l’autovettura. A questo punto, un rumeno seduto sul sedile posteriore, con un cappio, bloccava il CALOIARO, mentre quello che era alla guida gli intimava di consegnargli il denaro nonché carte di credito con relativo codice PIN. Fatto ciò, quest’ultimo colpiva a morte la vittima al collo con una lama. I quattro rumeni, da prima gettavo il corpo in una scarpata dopo di che tentavano di incendiare l’autovettura, scappando a piedi. Rientrati al centro di accoglienza si cambiavano e l’indomani si davano alla fuga facendo perdere le loro stracce.
Nel corso della giornata di ieri, a seguito di ininterrotte ricerche in ambito nazionale e internazionale condotte dai Carabinieri di Cosenza, il SERCAIANU Gabriel Costantin, carnefice in concorso veniva rintracciato in provincia di Verona e, una volta definito il quadro probatorio, i militari procedevano al fermo presso questo capoluogo bruzio e lo accompagnavano presso la locale casa circondariale. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate al rinvenimento del cadavere.