È Vibo Valentia la Capitale Italiana del Libro 2021. E’ stata proclamata all’unanimità. Lo ha comunicato al ministro della Cultura, Dario Franceschini, in diretta live sul sito del ministero, il presidente della Giuria, Romano Montroni.
Istituita dal ministro Franceschini nel 2020, ai sensi della legge 13 febbraio 2020, n.15, la Capitale Italiana del Libro è la prima volta che viene proclamata.
“È la prima volta che facciamo la proclamazione della Capitale italiana del Libro che deriva da una legge del Parlamento. L’anno scorso, come prevedeva la norma, non essendoci il tempo per seguire tutta la procedura, il Consiglio dei ministri ha proclamato Chiari” ha spiegato il ministro Franceschini. Le altre città finaliste erano Ariano Arpino, Caltanisetta, Campobasso, Cesena e Pontremoli. Vibo Valentia è stata prescelta come Capitale italiana del Libro 2021 perché “si è distinta per la qualità delle iniziative presentate, esposte con chiarezza, in cui si fondono rigore ed entusiasmo. L’idea di base nell’introduzione al progetto che ha vinto è di fare entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone. Un concetto che siamo certi verrà tradotto in comportamenti virtuosi destinati a lasciare un’impronta duratura”. E’ la motivazione, letta da Franceschini, espressa dalla giuria, composta insieme a Montroni da Valentina Alferj, Angelo Piero Cappello, Fulvia Amelia Toscano e Marcello Veneziani. Tra gli applausi in un’esplosione di gioia la sindaca di Vibo Valentia, Maria Limardo, ha detto: “Sono emozionata come non mai. Stiamo facendo un grande percorso come amministrazione per il riscatto della nostra comunità, perché la mia città è sempre stata considerata ultima in tutte le graduatorie e noi dobbiamo essere orgogliosamente i primi o comunque concorrere orgogliosamente, a testa alta, in Italia e nel mondo perché la città di Vibo Valentia è una città bella, ricca, piena di patrimonio, piena di straordinarie bellezze. Ma soprattutto è fatta di tanta bella gente che legge, che scrive, che ha la consapevolezza e il senso identitario dell’appartenenza al luogo”.