VILLA SAN GIOVANNI – Nel corso delle prime ore del 22 dicembre u.s., i Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni, a seguito di un’intensificazione dei servizi di controllo del territorio, volti alla prevenzione ed alla repressione dei reati, hanno tratto in arresto un palermitano di 28 anni, per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente.
In particolare, l’intensificazione di tali servizi, oltre alla presenza delle “gazzelle”, ha visto l’impiego di personale in borghese, con particolare attenzione nei confronti degli imbarcaderi della Caronte&Tourist, l’area piu’ sensibile della città villese, centro di snodo per i collegamenti da e per la Sicilia.
Il blitz dei Carabinieri è scattato alle prime ore di domenica, quando i militari hanno fermato alcune vetture in coda sugli imbarcaderi privati, in attesa di una delle navi traghetto dirette verso Messina. I controlli si sono focalizzati su una vettura in particolare, una Kia Sportage grigio metellizzato, poiché i militari sono stati insospettiti dall’atteggiamento eccessivamente nervoso ed agitato dell’autista, unico occupante, identificato poi in Michele Bertolino, cl. 1985, di Palermo, operaio TNT. La successiva perquisizione personale e veicolare ha confermato tale intuizione poiché sono stati rinvenuti ben 29,5 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisi in 29 panetti incellophanati, trasportati nel vano portabagagli della vettura, all’interno di un borsone in tela mimetica.
Viste le circostanze e l’ingente quantità di stupefacente posseduta, l’uomo è stato dichiarato in arresto per la violazione prevista e punita dall’art. 73 del d.P.R. 309/90 (detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente) ed a seguito degli accertamenti di rito è stato condotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria, ove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Oltre alla sostanza stupefacente, sono stati posti sotto sequestro il veicolo condotto dal malfattore, un tablet utilizzato verosimilmente per contattare favoreggiatori e complici, un portafogli con numerose carte di credito.
Al vaglio degli investigatori della compagnia di Villa San Giovanni vi sono ora le seguenti questioni: dove Bertolino abbia preso la sostanza stupefacente, da chi e a quale prezzo, ma soprattutto le “piazze” sicule dove avrebbe avuto intenzione di spacciare.