“Il fatto che Alitalia abbia deciso di abbandonare lo scalo della Città Metropolitana di Reggio Calabria (cancellando i 56 voli settimanali da e per Roma, Milano e Torino) è una doccia fredda che suscita angoscia e inquietudine non tanto per la decisione in sé, in vero già annunciata da tempo, quanto per le responsabilità che Alitalia attribuisce alle istituzioni locali là dove afferma che la politica locale non avrebbe saputo trovare soluzioni”.
Lo afferma in una nota il consigliere Wanda Ferro (Gruppo Misto).
“ Alitalia sostiene di aver proposto una soluzione che avrebbe consentito di proseguire i voli, ma gli appelli della compagnia sarebbero rimasti inascoltati e nessuna risposta concreta sarebbe arrivata dalle competenti autorità locali, rendendo inevitabile la chiusura delle rotte da e per Reggio Calabria. Eppure, come emerge dalle notizie di stampa, già il 2 novembre dello scorso anno – sottolinea Wanda Ferro – il presidente Oliverio aveva fornito rassicurazioni circa l’intervento del ministro Delrio sulla compagnia e sulla istituzione di un tavolo tecnico permanente per la soluzione del problema. Che fine abbia fatto il tavolo tecnico non è dato sapere, dal momento che nei primi giorni di gennaio il governatore Oliverio ha profuso il massimo sforzo scrivendo una lettera al ministro Delrio per ricordargli la grave decisione assunta da Alitalia e chiedendogli di intercedere presso la compagnia per sospendere tale scelta. Nessun risultato: Oliverio, evidentemente – evidenzia Wanda Ferro – non è considerato dal governo un presidente autorevole … tanto, basta accontentarlo con le visite di cortesia”.
“Il prossimo aprile, quando ci sarà l’ennesima visita di cortesia, Oliverio chieda al presidente del Consiglio dei Ministri di raggiungere la Calabria con un volo di linea (magari atterrando a Reggio Calabria) o di arrivare in auto percorrendo l’autostrada mai finita ed inaugurata prima di Natale, o ancora di scegliere uno dei treni ad alta velocità promessi e mai concretizzati. Il presidente Oliverio – conclude Wanda Ferro – ricordi che non è più il tempo delle favole e, anziché continuare ad accontentarsi delle visite di cortesia da parte dei rappresentanti del governo nazionale, pretenda risposte concrete sui questioni cruciali per la regione, preservando i calabresi da ulteriori mortificazioni”.