Indispensabile per un buon 80 % della popolazione italiana, il caffè rappresenta, non solo uno stimolante per il nostro cervello addormentato, ma anche un occasione per scambiare due chiacchiere con amici di vecchia data o per prendere una pausa dal lavoro.
Visto il suo elevato consumo, vediamo quali sono i benefici che ne derivano e quali potrebbero essere i rischi causati da un abuso di caffè.
Il componente maggiormente attivo del caffè è, come noto, la caffeina, per tanto benefici e rischi si riducono notevolmente nella versione decaffeinata.
La caffeina è responsabile della maggior parte degli effetti che il caffè scatena nel nostro organismo. Vediamo quali
1. Stimola la secrezione gastrica e quella biliare favorendo così i processi digestivi. Per questo è abitudine comune consumare il caffè dopo i pasti;
2. Stimola ed ha un effetto tonico sulle cellule nervose e questo spiega perché il caffè è in grado di aiutarci a combattere la sonnolenza;
3. La caffeina aiuta a dimagrire perché favorisce il processo di demolizione dei grassi, depositati nel tessuto adiposo, e la termogenesi. Infatti, moltissimi integratori a scopo dimagrante, contengono nella loro composizione proprio la caffeina;
4. Un altro effetto che ci incita a consumare caffè è quello anoressizzante: se consumato in dosi massicce, il caffè può diminuire l’appetito e così aiutarci a perdere peso. Tuttavia questo non è un invito a consumare dosi eccessive di caffè perché, accanto ai pro, esistono anche i contro dell’abuso.
5. Il caffè contiene altre svariate sostanze, tutt’ora oggetto di numeri studi da parte della comunità scientifica il cui scopo è quello di indagare sulle proprietà e sugli effetti che esse hanno sugli organismi viventi. In particolare, troviamo antiossidanti, sostanze ad azione antinfiammatoria e anticancerogena.
Per ottenere il massimo vantaggio dal consumo di caffè, sarebbe opportuno non superare la soglia dei 250-300 mg di caffeina al giorno. Se consideriamo che un espresso al bar ne contiene 60 mg mentre un caffè da moka arriva a 85 mg, il calcolo è presto fatto: bastano circa 4-5 espressi e 3 caffè per aver usufruito del budget giornaliero. La soglia di sopportazione varia anche in base alla propria corporatura, vale a dire che, fisici più minuti ed esili potranno consumare meno caffeina rispetto a fisici più robusti. Perciò è stato fissato come limite giornaliero un numero pari a 3 tazzine di espresso al giorno. Superare il limite vuol dire andare incontro a una serie di rischi quali bruciori, acidità di stomaco e reflusso gastroesofageo, tachicardia, ipertensione ed aritmie; ha effetto ansiogeno, provoca tremori, insonnia ed eccitabilità. Non sono, impedisce l’assorbimento di calcio e ferro, predisponendo così il soggetto ai quadri dell’osteoporosi e dell’anemia.
Dott.ssa Lorena Muzzupappa